Canadian Private Copying Collective una associazione che agisce in rappresentanza di autori, compositori, editori, allo scopo di raccogliere e distribuire agli aventi diritto i compensi derivanti da copia privata, ha intenzione appellare una precedente decisione della Corte di Appello canadese e adire la Corte Suprema affinché decida se sull’iPod Apple debba essere applicato il prelievo relativo alla suddetta copia privata.
CPCC ritiene infatti errata la decisione della Corte Federale di Appello che il 14 dicembre scorso aveva stabilito che le imposizioni fiscali stabilite dal Copyright Board concernenti dispositivi di memorizzazione e riproduzione dei brani quali iPod, non fossero legittime in quanto tale decisione non fosse di competenza dello stesso Copyright Board.
Claudette Fortier Presidente dell’associazione sostiene invece che ci si trovi di fronte a una chiara analogia con quanto accade per la riproduzione dei contenuti su supporti vergini e che quindi la decisione debba essere ritenuta valida.
La redazione (Raimondo Bellantoni)