Battaglia sul DeCSS

2600.com e EFF (Electronic Frontier Foundation) si sono appellati alla seconda sezione della Corte d’Appello di New York sostenendo che la pubblicazione online di software o di link a siti che lo pubblicano sono operazioni tutelate dal Primo Emendamento, quello che negli Stati Uniti tutela la libertà di espressione.
2600.com aveva pubblicato il noto programma di rimozione di protezione dei DVD DeCSS, successivamente dietro ordine dei giudici gli era stato imposto di rimuoverlo e di togliere anche i link a siti che lo pubblicano.
L’orientamento generale dei giudici è quello considerare il DeCSS uno strumento per eseguire dei furti ai danni dei produttori del cinema, senza pensare agli usi legittimi del programma.
Anche la Casa Bianca ha preso una posizione, e considera il DeCSS un mezzo per aggirare controlli e protezioni previsti dalla legge, in particolare dal Digital Millennium Copyright Act.
A sua difesa 2600.com rileva che i link ai siti che offrono il DeCSS, li hanno pubblicati anche testate come il New York Times e la CNN, e che il DeCSS si trova ormai dappertutto su Internet. EFF sostiene che la rimozione del DeCSS imposta dal tribunale mette in pericolo la possibilità di discutere e vagliare pubblicamente il funzionamento delle tecnologie di protezione.
Il primo maggio è prevista la prossima udienza del caso.

La redazione – Fonte: EFF

Su Giovanni d'Ammassa

Avvocato con studio in Milano dal 1997, coltiva sin dall'Università lo studio e l’insegnamento del diritto d’autore. Fonda Diritttodautore.it nel 1999. Appassionato chitarrista e runner.

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