Per la prima volta in Australia un giudice ha ritenuto colpevole di violazione di copyright un individuo per avere indicato, nel sito che amministrava, link a pagine contenenti file illecitamente messi a disposizione.
Stephen Cooper, infatti, che gestiva il sito web mp3s4free, aveva indicato nelle pagine dello stesso, link che rimandavano a siti dai quali era possibile scaricare illegalmente file piratati.
Insieme a Cooper sono stati ritenuti colpevoli di violazione di copyright anche Comcen, l’azienda che forniva connettività , Chris Takoushis, impiegato, E-Talk Communications, casa madre di Comcen, e il suo direttore Liam Bal. Le case discografiche si erano mosse sostenendo che i link avessero la funzione di attirare più visitatori e ottenere di conseguenza maggiori introiti dalla pubblicità .
Tutti si erano dichiarati estranei alla violazione.
Il General Manager di Music Industry Piracy Investigations, ha dichiarato che la sentenza è di importanza fondamentale in quanto manda un chiaro segnale anche agli Internet Service Provider i quali non possono più ritenersi immuni da azioni legali.
La redazione (Raimondo Bellantoni)