Australia: hyperlink a siti pirata comportano la condanna per violazione di copyright

Per la prima volta in Australia un giudice ha ritenuto colpevole di violazione di copyright un individuo per avere indicato, nel sito che amministrava, link a pagine contenenti file illecitamente messi a disposizione.
Stephen Cooper, infatti, che gestiva il sito web mp3s4free, aveva indicato nelle pagine dello stesso, link che rimandavano a siti dai quali era possibile scaricare illegalmente file piratati.
Insieme a Cooper sono stati ritenuti colpevoli di violazione di copyright anche Comcen, l’azienda che forniva connettività , Chris Takoushis, impiegato, E-Talk Communications, casa madre di Comcen, e il suo direttore Liam Bal. Le case discografiche si erano mosse sostenendo che i link avessero la funzione di attirare più visitatori e ottenere di conseguenza maggiori introiti dalla pubblicità .
Tutti si erano dichiarati estranei alla violazione.
Il General Manager di Music Industry Piracy Investigations, ha dichiarato che la sentenza è di importanza fondamentale in quanto manda un chiaro segnale anche agli Internet Service Provider i quali non possono più ritenersi immuni da azioni legali.

La redazione (Raimondo Bellantoni)

Su Giovanni d'Ammassa

Avvocato con studio in Milano dal 1997, coltiva sin dall'Università lo studio e l’insegnamento del diritto d’autore. Fonda Diritttodautore.it nel 1999. Appassionato chitarrista e runner.

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