Gli imprenditori riuniti allo European Business Summit dell’11 marzo scorso, hanno lanciato un chiaro messaggio ai politici, richiedendo un riforma del sistema di gestione dei brevetti in Europa. L’attuale sistema è ritenuto troppo oneroso e quindi fonte di riduzione di competitività nei confronti di altri paesi come Stati Uniti, Giappone, India dove il costo per l’ottenimento della protezione brevettuale e l’iter burocratico sono più snelli.
Secondo quanto dichiarato da Thierry Sueur, Air Liquide Vice-President, il sistema attualmente in vigore appare anche se perfettibile decisamente migliore della proposta avanzata in seno alla UE.
Tutti i partecipanti al Summit si sono dimostrati uniti nel sostenere che la proposta di tradurre i brevetti in tutte e venti le lingue è assolutamente inaccettabile.
Le proposte avanzate sono state l’utilizzo della sola lingua inglese e, come obiettivo finale l’istituzione di una sola corte a livello paneuropeo in materia brevettuale.
La redazione (Raimondo Bellantoni)