Keith Winstein e Josh Mandel, due studenti del MIT, hanno trovato il modo di fornire ai propri compagni la possibilità di accedere alla vasta collezione di CD in dotazione alla libreria del campus (3500 CD), senza doversi recare presso la sede della biblioteca e senza la preoccupazione di azioni legali da parte di RIAA.
Il sistema prevede che i brani siano diffusi attraverso la rete della televisione via cavo interna all’ateneo e, secondo i due studenti, si tratta di un sistema completamente legale.
Il sistema richiede solo un modesto impiego di denaro, qualche migliaio di dollari all’anno per evitare problemi legati al copyright.
Questo infatti è gestito attraverso il Web (studenti, insegnanti operatori all’interno dell’università possono effettuare la scelta dell’ascolto attraverso un sito dedicato), ma la musica è diffusa attraverso la rete della TV via cavo trasformando, quindi, la trasmissione da digitale, con perfetta riproduzione dell’audio, ad analogica con una qualità superiore a quella radiofonica, ma inferiore a quella digitale.
Proprio il fatto che il brano diffuso non sia speculare all’originale, essendo distribuito in formato analogico, dovrebbe consentire di limitare l’esborso necessario per la gestione legale del servizio.
I brani non sono scaricabili né copiabili.
Alla base dell’idea vi è quindi la considerazione che le licenze per la diffusione di musica nelle università comportano bassi impieghi di risorse economiche e il fatto che la diffusione sia analogica e non digitale con una ulteriore riduzione dell’impegno economico del campus.
Intenzione degli studenti pare sia quella di mettere a disposizione anche ad altri campus la propria idea.
La redazione (Raimondo Bellantoni)