Say NO to ebook discrimination: il mondo del libro si mobilita per dire NO con una foto alla discriminazione tra i formati del

Say NO to ebook discrimination. E’ tutto il mondo del libro, dagli editori agli autori, dai lettori, forti o deboli che siano, sino a chi lavora in casa editrice a dire NO con una foto, insieme e con forza alla discriminazione tra i formati del libro.

Volti di persone note, meno note, italiani che leggono tanto, poco o che diventeranno lettori danno voce e corpo alla campagna #unlibroéunlibro, uniti nella richiesta di non penalizzare gli e-book e dalla volontà di dimostrare che una storia è una storia indipendente dal supporto di lettura.

L’iniziativa, promossa dall’Associazione Italiana Editori (AIE), lanciata questa mattina ha già attivato in poche ore oltre 4mila conversazioni a tema #unlibroéunlibro e le immagini campeggiano sul sito www.unlibroeunlibro.org.

Pollice in giù per tutti e un solo messaggio: “L’Europa considera il libro tradizionale e l’ebook in modo diverso: il cartaceo ha l’IVA al 4%, il digitale al 22%. Tutti coloro che amano i libri s’impegnano affinché siano trattati in modo uguale, indipendentemente dal loro formato”.

E’ questo il momento: in Italia i device per la lettura digitale stanno conoscendo una forte diffusione: nel 2013 gli e-reader acquistati sono stati 2,4 milioni (+34,2%), i tablet 6,3 milioni (+65,7%) e gli smartphone 26,2 milioni (+43%) e ad essere in crescita è anche il tempo che gli italiani passano in loro compagnia.

In un Paese dove leggono almeno un libro l’anno poco più di 4 italiani su dieci (il 43% secondo Istat), intercettare lettori e non lettori attraverso i device che utilizzano maggiormente è la sfida da vincere per riuscire ad aumentare gli indici di lettura.

Perché allora l’Europa tratta e-book e libri in termini differenti dal punto di vista fiscale? Un libro è un libro, indipendente dal supporto dal quale un lettore lo legge. Penalizzare l’e-book è penalizzare l’innovazione e la lettura

“L’Associazione si è fatta portavoce di tutto il mondo del libro, dagli autori ai lettori. E’ nata così #unlibroéunlibro – ha sottolineato Marco Polillo, presidente di AIE –. Questa è l’opportunità per cambiare, tutti insieme, le decisioni dell’Europa visto che sino a dicembre l’Italia ha la presidenza dell’Unione europea. Useremo ogni occasione per coinvolgere gli italiani – da Bookcity a Più libri più liberi, dalle piazze fisiche a quelle virtuali – e tutti i lettori europei per chiedere al nostro Governo di convincere l’Europa che un libro è un libro”.

Sul sito unlibroeunlibro.org oltre ai volti e alle interazione dei profili twitter, facebook e instagram, sono disponibili tutti gli obiettivi della compagna e le modalità per partecipare.

Su Giovanni d'Ammassa

Avvocato con studio in Milano dal 1997, coltiva sin dall'Università lo studio e l’insegnamento del diritto d’autore. Fonda Diritttodautore.it nel 1999. Appassionato chitarrista e runner.

Controlla anche

In Italia niente musica su Facebook e Instagram: META non rinnova la licenza con SIAE

Notiziona bomba, e caso unico in tutto il mondo: Meta non è riuscita a trovare …