Music Consumer Insight Report 2016: la ricerca condotta da Ipsos in 13 nazioni nel mondo 

È stato pubblicato ieri il documento “The Music Consumer Insight Report 2016”: report globale condotto da IPSOS Connect per esaminare i comportanti dei consumatori musicali in 13 tra i mercati musicali leader nel mondo.

La ricerca presenta dei focus relativi al cambiamento nei comportamenti dei consumatori e fornisce degli insight di valore su questioni prioritarie attualmente per l’industria musicale, come il “value gap”.

Key point:

  • I servizi di streaming audio in abbonamento stanno crescendo: il 71% degli utenti online tra i 16 e i 64 anni accedono ai servizi di musica online, ed i servizi in streaming stanno diventano più popolari tra i giovani sotto i 25 anni. Un terzo dei giovani tra i 16 e i 24 anni paga normalmente per i servizi di streaming audio.
  • YouTube è il servizio di musica online più utilizzato: 82% di tutti i visitatori di YouTube lo usa per ascoltare musica. È maggiore la quantità di persone che utilizzano YouTube per consumare musica che conoscono, piuttosto che per ricercare nuovi contenuti.
  • La violazione del copyright rimane un problema significativo: il 35% degli utenti online accede a musica tramite servizi illegali. In particolare, il 49% degli utenti tra i 16 e i 24 anni ricorrono a servizi di ripping.
  • I giovani sono altamente coinvolti nel consumo di musica: 82% degli utenti tra i 13 e i 15 anni ascolta musica tramite servizi di streaming legali e la maggior parte di questi è disposta a pagare per acquistare musica.
  • Gli Smartphone stanno acquistando spazio sostituendosi al computer come device più utilizzato per la fruizione musicale, sopratutto nelle nazioni più sviluppate. Gli utenti paganti per i servizi di streaming audio sono particolarmente inclini all’ascolto di musica via smartphone.

Commentando i dati della ricerca, Enzo Mazza, CeO FIMI, ha dichiarato: “Da questa ricerca emergono numeri valori positivi per la musica in Italia e nel mondo: i servizi di streaming in abbonamento stanno rivoluzionando le abitudini di ascolto e fruizione musicale e c’è una risposta positiva all’offerta presente sul mercato“.

Ha inoltre aggiunto: “Al cuore di questo cambiamento ci sono le aziende discografiche e gli investimenti che stanno compiendo nel settore digitale per supportare la creazione di sistemi sempre più innovativi di creazione e diffusione della musica“.

Il report è disponibile al seguente link.

Su Giovanni d'Ammassa

Avvocato con studio in Milano dal 1997, coltiva sin dall'Università lo studio e l’insegnamento del diritto d’autore. Fonda Diritttodautore.it nel 1999. Appassionato chitarrista e runner.

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