Liberalizzazione diritti connessi: è guerra tra Nuovo IMAIE, SCF e Itsright

Con un’iniziativa giudiziaria senza precedenti Nuovo Imaie (www.nuovoimaie.it), società di collecting dei compensi per artisti interpreti ed esecutori, ha ottenuto per via giudiziaria il blocco delle somme dovute agli artisti da SCF (www.scfitalia.it), società di collecting dei produttori discografici, i quali incassano il 100% di tali compensi e devono poi girare il 50% degli stessi agli artisti interpreti ed esecutori.
Secondo il Presidente di SCF, Enzo Mazza, “con il blocco delle somme dovute agli artisti da parte di SCF, Consorzio Fonografici, si genera il paradosso per il quale l’ex monopolista nel settore, invece di favorire una rapida distribuzione dei denari incassati da radio, televisioni e pubblici esercizi nel 2012 e nel 2013, bloccherà per anni tali diritti nel tentativo di affossare la concorrenza tra società di collecting in Italia”.
Il Presidente di SCF ha inoltre dichiarato che “la nostra impresa che, solo nell’ultimo anno, per i periodi fino al 2011, ha ripartito ancora al vecchio Imaie in liquidazione oltre 3 milioni di euro e al Nuovo Imaie 10,2 milioni di euro di diritti di artisti musicali, ha proposto alle imprese legittimate dalla Presidenza del Consiglio (secondo il DPCM 19 dicembre 2012), ovvero lo stesso Nuovo Imaie e ItsRight, un accordo per portare in distribuzione altri 19 milioni di euro incassati con riferimento a periodi di competenza successivi al 1 gennaio 2012, quindi successivamente alla liberalizzazione del settore. Si trova invece oggi, di fronte a un’iniziativa giudiziaria di Nuovo Imaie che impedirà di fatto agli artisti di ricevere quanto dovuto: una situazione assurda di abuso di posizione dominante sulla quale invitiamo anche l’antitrust ad indagare”.
Nei giorni scorsi SCF ha sottoscritto un primo accordo per la distribuzione dei diritti di competenza con ItsRight (www.itsright.it), una delle imprese che rappresentano gli artisti, regolarmente iscritta al registro previsto dal Dipartimento Informazione ed Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Potrebbe essere il contenuto di questo accordo che ha portato Nuovo IMAIE ad agire giudizialmente e a ottenere il provvedimento cautelare di sequestro.
Infatti, si legge nel sito del Nuovo IMAIE, che “SCF e ITSRIGHT, lo scorso 8 novembre 2013, hanno concluso un accordo che, a nostro avviso, pregiudica i diritti degli artisti della musica iscritti al nostro Istituto. In virtù di tale accordo, ITSRIGHT ha incassato da SCF, in base a criteri non meglio chiariti, un acconto di 1milione e 500mila euro, su un totale di quota artista maturato da SCF successivamente al 1 gennaio 2012 pari a circa 19milioni 500mila. Nel medesimo accordo, peraltro, la stessa ITSRIGHT ha rinunciato a favore di SCF, a titolo forfettario, al 40% delle somme dovute agli artisti, presupponendo che molti di essi abbiano ceduto il proprio diritto e che, comunque, una buona parte delle registrazioni in circolazione si riferiscano ad artisti USA. Inoltre, si riconoscono a SCF spese di gestione del 10% e – per la prima volta – il diritto di trattenere tale 40% anche sui compensi per copia privata che ha maturato”.
L’accordo tra SCF e ITSRIGHT prevederebbe inoltre che il produttore mandante di SCF (quello, cioè, che deve versare il compenso all’artista) possa scegliere chi sia l’intermediario dell’artista. Possa, cioè, scegliere che le somme dovute, siano intermediate non dalla collecting scelta dall’artista, ma da quella che arbitrariamente il medesimo produttore fonografico individua.
Ieri sul Corriere della Sera Nuovo IMAIE ha pubblicato un comunicato, che è disponibile qui.

Su Giovanni d'Ammassa

Avvocato con studio in Milano dal 1997, coltiva sin dall'Università lo studio e l’insegnamento del diritto d’autore. Fonda Diritttodautore.it nel 1999. Appassionato chitarrista e runner.

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