“Il tema della tutela dei diritti di proprietà intellettuale è uno dei punti qualificanti della Strategia di Lisbona per la crescita e l’occupazione” ha scritto Nicola Zingaretti, eurodeputato del PSE e relatore della Direttiva COM(2006)168, in una lettera inviata all’A.F.I. (Associazione Fonografici Italiani) nella quale annuncia la presentazione di una interrogazione alla Commissione Europea sul tema della tutela dei diritti degli autori ed esecutori di opere protette dal copyright.
“Dall’analisi dei dati disponibili – continua l’eurodeputato – risulta che le merci contraffatte e usurpative sui mercati europei rappresentano il 10% delle vendite di CD e il 16% delle vendite di film”. Per Zingaretti “è necessario armonizzare le legislazioni europee per combattere la concorrenza sleale e colpire i profitti delle organizzazioni criminali, proprio come stiamo cercando di fare con la direttiva di cui sono relatore”.
Ma Zingaretti accoglie anche l’appello a tutela dell’equo compenso per copia privata, lanciato nei giorni scorsi dall’A.F.I. e da altre organizzazioni europee e recentemente messo in discussione da un progetto di Regolamento della Commissione Europea.
“Credo sia importante tutelare le ragioni degli artisti e degli esecutori tanto quanto quelle dell’industria e dei consumatori” ha spiegato l’eurodeputato e firmatario dell’interrogazione alla Commissione Europea, per il quale “allo stato attuale, diversi studi mettono in discussione l’efficacia dei supporti multimediali ‘anti-contraffazione’ che dovrebbero impedire la realizzazione di copie pirata destinate al commercio illegale”.
“Di conseguenza – conclude Zingaretti – in assenza di strumenti tecnologici in grado di contrastare questo crescente fenomeno, sarebbe difficile comprendere le ragioni di chi vuole privare gli artisti di un giusto compenso per le copie realizzate privatamente, tanto più che si tratta di una risorsa fondamentale per gli artisti pur avendo una incidenza sul prezzo finale di vendita pressoché irrilevante.”
IL TESTO DELL’INTERROGAZIONE PARLAMENTARE ALLA COMMISSIONE EUROPEA
Presentata da Nicola Zingaretti (PSE)
– Considerato che la Commissione Europea è in procinto di proporre al collegio una Raccomandazione mirante a eliminare l’equo compenso per copia privata previsto dall’art. 5.2 b) della direttiva 2001/29/CE.
– Considerato che ciò equivarrebbe al tentativo di modifica della disciplina data dalla direttiva sopramenzionata.
– Considerato che la direttiva 2001/29/CE prevede che il sistema dell’equo compenso per copia privata possa essere riconsiderato solo una volta che siano disponibili misure tecnologiche interoperabili idonee a consentire ai titolari dei diritti di gestire i contenuti impedendo o limitando atti aventi per oggetto un contenuto protetto e che non siano stati autorizzati dal titolare del diritto d’autore o dei diritti connessi.
1) Può la Commissione illustrare le ragioni per le quali essa non ritiene di consultare il Parlamento su questo tema’
2) Può la Commissione precisare se le necessarie misure tecnologiche interoperabili sono ad oggi disponibili, quale ne è la diffusione tra le PMI e quale è la loro efficacia per la salvaguardia dei diritti di proprietà intellettuale e per il normale utilizzo del contenuto da parte dei consumatori’
3) Può la Commissione spiegare in che termini l’eliminazione dell’equo compenso per copia privata è in linea con gli impegni presi dalla Comunità europea nell’ambito della Convenzione di Berna per la protezione delle opere letterarie e artistiche e dei Trattati conclusi nell’ambito dell’Organizzazione Mondiale per la proprietà intellettuale, che riconoscono ai titolari del diritto d’autore e dei diritti connessi il diritto esclusivo di autorizzare la riproduzione dei contenuti’