Ospitato dal Ministero per i Beni e le Attività culturali, (Via del Collegio Romano, 27), il primo incontro italiano dedicato agli sviluppi blockchain nel campo del diritto d’autore si terrà a Roma il 19 giugno, per iniziativa dell’associazione ALAI Italia.
La tecnologia blockchain e le applicazioni basate su “registri distribuiti” sono conosciute principalmente per la loro applicazione nella creazione della prima critpovaluta, il bitcoin.
Le industrie basate sul diritto d’autore in Italia nel loro complesso rappresentano il 2,96% del PIL e occupano circa un milione di persone, in maggioranza giovani (rapporto EY Italia Creativa 2017).
Anche per questo il blockchain è visto dagli operatori come uno strumento utile per tracciare gli usi digitali e facilitare le transazioni commerciali e non, che riguardano il copyright e la circolazione delle opere artistiche e letterarie.
Il convegno di ALAI Italia pone in evidenza come, grazie alle sue caratteristiche, la blockchain è adattabile a molteplici contesti, per una pluralità di applicazioni, non solo per gli scambi nel settore finanziario e assicurativo e per la tracciabilità della filiera produttiva agroalimentare, ma anche per lo sfruttamento dei diritti di proprietà intellettuale e per la corretta gestione dei dati personali.
L’attenzione per i sistemi blockchain nel diritto d’autore nei beni culturali è molto alta in questo momento perché le sue potenzialità possono essere sfruttate sin d’ora per la creazione di database delle opere e dei materiali protetti. Nel settore dei beni culturali, queste tecnologie sono utilizzate in concreto dalle istituzioni a tutela del patrimonio, le cosiddette GLAM (Gallerie, Librerie, Archivi e Musei) per mettere a disposizione il proprio materiale in formato digitale, garantendo la tracciabilità del riuso delle riproduzioni e fornendo precisi report agli investitori.
Per il MiBAC aprirà i lavori il Sottosegretario on. Gianluca Vacca, seguito da rappresentanti della Commissione Europea e da accademici di livello internazionale. La sessione del mattino sarà presieduta dal prof. Vincenzo Franceschelli e la sessione del pomeriggio dal direttore della Rivista del Diritto d’Autore, avv. Giorgio Assumma.
Dopo un’introduzione sulle caratteristiche e le prospettive della tecnologia Blockchain, da un punto di vista squisitamente tecnico, saranno presentate tre relazioni generali sui profili giuridici, con un fuoco specifico sul diritto d’autore e sui diritti connessi. Il pomeriggio sarà dedicato a relazioni sulla possibile declinazione della tecnologia Blockchain nei diversi settori industriali che si basano sul copyright.
Il programma completo è pubblicato qui. Per la partecipazione è previsto il riconoscimento di 7 crediti formativi dell’ordine degli Avvocati.