Dopo due anni di propositi, riunioni e controversie, sta per entrare nell’arena di Internet il Secure Digital Music Initiative (SDMI).
SDMI è la risposta delle case discografiche ai cambiamenti posti dalla musica digitalizzata. In futuro, molti, forse tutti i CD saranno SDMI-compliant, ovvero ciascuna canzone sarà protetta da una chiave digitale. Questa chiave determina come una canzone può essere copiata, quante volte può essere copiata e chi deve pagare le copie e quando.
Sin dalla sua nascita nel dicembre 1998, SDMI, che rappresenta 180 aziende, è andata avanti lentamente. “Questo perché è stato difficile mettere d’accordo tutti”, dice Mike Reed, membro dell SDMI e direttore marketing della RIO, una divisione della S3.
Non solo, SDMI non permette di suonare i file MP3 sui lettori MP3 non compatibili. Cosa difficile da far accettare ai consumatori.
Il prossimo meeting è fissato per l’11-13 ottobre, a Los Angeles. In tale occasione saranno discusse le ultime iniziative della SDMI, come l’Hack SDMI challenge, e l’implementazione della Fase 2, per permettere ai file protetti da SDMI di essere suonati dai lettori non compatibili.
La redazione – Fonte: CNN
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