In Italia niente musica su Facebook e Instagram: META non rinnova la licenza con SIAE

Notiziona bomba, e caso unico in tutto il mondo: Meta non è riuscita a trovare un nuovo accordo di licenza con SIAE e pertanto ha comunicato che nel giro di 48 ore rimuoverà tutti i brani del repertorio SIAE dalle sue piattaforme Instagram e Facebook.

SIAE, con un comunicato, ha commentato la scelta di META come “unilaterale e incomprensibile“, che “lascia sconcertati gli autori ed editori italiani“.

Sono due i punti chiave della trattativa ove le due parti non riescono a trovare l’accordo:
– a SIAE viene richiesto di accettare una proposta unilaterale di Meta prescindendo da qualsiasi valutazione trasparente e condivisa dell’effettivo valore del repertorio
– META rifiuta di condividere le informazioni rilevanti ai fini di un accordo equo, ovvero di fornire i dati di utilizzazione del repertorio SIAE necessari per la corretta ripartizione tra gli aventi diritto dei proventi maturati.

SIAE rivendica la propria buona fede nelle trattative, tanto che ha permesso a META di continuare a utilizzare il repertorio musicale nonostante la piattaforma fosse priva di una licenza a partire dal 1 gennaio 2023.

A ogni buon conto, in Italia, a partire dalle prossime ore, non si potrà utilizzare musica tutelata da SIAE:
– nelle Storie di Facebook e Instagram
– nei Reel di Facebook e Instagram
– nel Feed di Instagram

SIAE dichiara infine che “non accetterà imposizioni da un soggetto che sfrutta la sua posizione di forza per ottenere risparmi a danno dell’industria creativa italiana“.

Mogol, presidente onorario di SIAE: “Queste piattaforme guadagnano miliardi e sono ancora restie a pagare qualcosa, ma gli autori vivono grazie al diritto d’autore e quindi considero che la nostra battaglia è giusta, è una battaglia di civiltà“.

Non è accettabile che una piattaforma della rilevanza di Meta possa rimuovere un contenuto che coinvolge anche altri settori della filiera come reazione ad una divergenza su un accordo contrattuale” ha commentato Enzo Mazza, CEO di FIMI.

Su Giovanni d'Ammassa

Avvocato con studio in Milano dal 1997, coltiva sin dall'Università lo studio e l’insegnamento del diritto d’autore. Fonda Diritttodautore.it nel 1999. Appassionato chitarrista e runner.

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