Sequestrate 1.369 opere di carattere scientifico indebitamente riprodotte nonché 11 macchine fotocopiatrici e 1 macchina per la rilegatura di testi. Due soggetti denunciati per il reato di abusiva riproduzione di opere o parti di opere scientifiche o didattiche (art. 171 ter 2° c. ” lett. b l. 633/41).
Questo è il risultato dell’operazione denominata “Ippocrate”: una vasta azione di controllo eseguita dai finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Firenze, unitamente a funzionari della Sede Regionale SIAE di Firenze, per verificare casi di riproduzioni di opere in violazione del diritto d’autore. Le attività di verifica hanno interessato 13 copisterie e librerie ubicate presso le sedi delle varie facoltà universitarie di Firenze.
Presso due copisterie sono stati trovati migliaia di testi universitari (libri adottati presso i corsi di medicina, matematica, chimica, biologia) completamente riprodotti e pronti per essere venduti a prezzi più che dimezzati. I titolari di due esercizi commerciali sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria di Firenze e rischiano una pena detentiva fino a un massimo di quattro anni, nonché una multa che può arrivare a ¬ 15.493. In questi casi è prevista anche una sanzione amministrativa commisurata al valore commerciale dell’opera riprodotta, che può arrivare sino ad un massimo pari al doppio del valore di vendita dell’opera. I testi riprodotti erano venduti ad un prezzo inferiore del 50%-60% del valore di copertina dell’opera originale.
Uno degli esercizi, dove è stata svolta l’illegale attività , ha chiuso la partita IVA nell’ottobre del 1999 e dopo tale data ha continuato ad operare come un evasore totale (completamente “in nero”). Anche su questo versante sono ovviamente in corso specifici approfondimenti da parte della Guardia di Finanza.
L’attuale normativa prevede la possibilità di fotocopiare opere protette solo “per uso personale” e nel limite massimo del 15% di ciascun volume o fascicolo di periodico. Per uso personale si intende per propri scopi di lettura, studio, consultazione. E’ sempre vietato l’uso commerciale o per trarre altre copie da distribuire ad altri, a pagamento o anche gratuitamente (c.d. “copie multiple”). In cambio della possibilità di fotocopiare, la legge stabilisce che sia dovuto un compenso agli autori e agli editori, per il tramite della SIAE, da parte dei responsabili dei centri o punti di riproduzione. Entrambi gli esercizi presso cui sono avvenuti i sequestri non hanno mai effettuato alcun pagamento presso la SIAE.
Fonte: www.siae.it
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