Nei giorni scorsi, sottufficiali e militari della Guardia di Finanza e ispettori della Sede interregionale di Roma per Lazio, Umbria e Abruzzo hanno effettuato – nell’ambito dell’attività di vigilanza volta a prevenire e a reprimere le violazioni delle norme a tutela della proprietà intellettuale – una importante operazione congiunta aventi ad oggetto i centri di riproduzione di fotocopie.
Tale operazione, effettuata nei confronti di diverse copisterie di Roma ubicate nei pressi dell’Università “La Sapienza”, ha permesso di far emergere un fenomeno illecito che – oltre a rappresentare un grave danno economico per le case editrici, per gli autori e per le stesse librerie – reca nocumento all’intero mondo della cultura. Nel corso dell’ operazione sono stati sequestrati diverse centinaia di testi universitari sia integralmente fotocopiati, sia in formato digitale con migliaia di file contenuti negli hard-disk di personal computer, pronti per essere stampati. I titolari delle copisterie sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria.
Anche a Padova, centro universitario di livello internazionale, la Guardia di Finanza in collaborazione con la Siae sta effettuando una serie di controlli nelle copisterie per arginare il fenomeno della riproduzione illecita di testi. Nei giorni scorsi è stato sottoposto a controllo un centro copie nel quale sono stati rinvenute 250 copie di libri abusivamente riprodotti pronte per essere vendute. Il titolare dell’esercizio è stato denunciato all’autorità giudiziaria. La fotocopiatura illegale dei testi danneggia gravemente la filiera della produzione editoriale, che spesso in ambito universitario è rappresentata da piccole realtà legate ad una produzione scientifica specializzata che “soffrono” più di altre la circolazione di copie clandestine.
Come è noto, la Legge sul Diritto d’Autore prevede la possibilità di fotocopiare opere dell’ingegno, per uso personale, non oltre il 15% delle pagine di ciascuna pubblicazione. L’illecita attività di fotoriproduzione, esercitata in violazione dell’art. 68 della legge n. 633/1941, è sanzionata sia penalmente, sia sotto il profilo amministrativo. In passato, prima dell’entrata in vigore della L.248/2000, era del tutto vietato fotocopiare opere protette dal Diritto d’Autore. Oggi, è invece consentita la fotocopiatura di libri, ma solo per uso personale e nel limite massimo del 15% delle pagine di ciascun libro. Inoltre, per le parti di libro legittimamente fotocopiate è dovuto, per il tramite della SIAE, un compenso agli Autori e agli Editori da parte dei responsabili dei centri di riproduzione fotocopie. I controlli nei confronti dei centri di riproduzione fotocopie proseguiranno nei prossimi giorni, con la stessa intensità ed efficacia, in tutte le province di Lazio, Umbria e Abruzzo.
Fonte: www.siae.it
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