“La pirateria e’ una questione di coscienza. Chi copia un disco e’ convinto di recare un danno al negoziante, al grande magazzino: in realta’ a rimetterci sono solo gli artisti”.
A prodursi in questa accorata difesa dei diritti discografici contro la pirateria e’ Rosana, cantautrice spagnola, a Milano per promuovere il suo terzo Cd, che porta il suo nome, dopo aver venduto circa 3 mln di copie con i suoi precedenti album.
“Chi ci rimette dalla vendita pirata di dischi – secondo Rosana – non sono gli artisti che vendono milioni di copie ma quelli che fanno fatica a tirare avanti. Se copiano Michael Jackson, che può vendere 20 milioni di copie, gli fanno solo solletico. Ma chi vende poche migliaia di dischi – insiste la cantautrice – è costretto, alla lunga, a cambiare mestiere ed è per questo che ci sono moltissimi cantanti a spasso, che hanno dovuto adattarsi a fare altri lavori”.
Fra una decina di anni, assicura l’artista “la situazione peggiorerà ed il risultato sarà che nessuno vorrà più produrre musica. L’unica alternativa è ormai solo Internet”.
Rosana riconosce tuttavia che il prezzo dei CD, imposto dalle case discografiche, sia troppo elevato ma, osserva “anche abbassandolo la pirateria non scomparirà . Se dovessere costare 20mila lire, sarebbero venduti a 10, se costassero 10 a 5. In alcuni paesi, come per esempio in Messico, il 75% dei dischi venduti sono pirata quindi – conclude – è un problema che va risolto alla fonte, un problema di coscienza da parte di chi acquista”.
La redazione – Fonte: Adnkronos