Resi noti i risultati di una nuova ricerca sull’effetto delle azioni legali sulla pirateria

E-Poll ha reso noti i risultati di una ennesima ricerca in relazione agli effetti dell’azione legale RIAA sullo scaricamento di contenuti musicali pirata in Rete.
Gli studi sono stati realizzati nei mesi di aprile e ottobre di quest’anno.
Il 50% degli intervistati ha ammesso di avere scaricato musica dalla Rete, mentre il 12% ha fatto la medesima cosa con i film. Il 70% degli adolescenti ha scaricato musica da Internet e il 25% film.
La ricerca ha evidenziato nella fascia di adolescenti tra i 13 e i 17 anni, nel periodo precedentemente indicato, un aumento della coscienza del fatto che scaricare brani o film dalla Rete senza il versamento di un corrispettivo a coloro i quali sono titolari dei relativi diritti, o una loro esplicita autorizzazione, costituisce una violazione della legge.
Un aumento speculare si ha anche nella percezione di realizzare qualcosa di moralmente errato.
La maggioranza ha invece espresso un giudizio negativo sul tipo di azione messo in atto da RIAA.
Come suggerimento per ridurre l’impatto della pirateria il 65% degli intervistati ha indicato la riduzione di almeno 5 dollari del prezzo dai CD mentre il 22.7% ha indicato come preferenza l’offerta di brani acquistabili in Rete.

La redazione (Raimondo Bellantoni)

Su Giovanni d'Ammassa

Avvocato con studio in Milano dal 1997, coltiva sin dall'Università lo studio e l’insegnamento del diritto d’autore. Fonda Diritttodautore.it nel 1999. Appassionato chitarrista e runner.

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