Da quanto emerso nel corso di questi primi cinque mesi, il 2007 sembra essere un anno positivo per la lotta contro la pirateria musicale, quantomeno in Germania: qui infatti, il braccio tedesco dell’International Federation of the Phonografic Industry ha intrapreso oltre 25.000 azioni legali repressive (circa 5.000 al mese) contro gli utilizzatori di musica attraverso i sistemi p2p, attivando e finanziando un corposo team di investigatori che ha abilmente provveduto a rintracciare in rete gli indirizzi IP dei soggetti coinvolti per comunicarli agli uffici della pubblica accusa.
Il portavoce di IFPI ha riferito che “si tratta principalmente di giovani downloaders, ragazzi che utilizzano il sistema del filesharing per scaricare opere musicali dalla rete, per i quali si cercherà di trovare un accordo stragiudiziale volto al risarcimento del danno causato, quantificabile economicamente sia in poche centinaia di euro sia in diverse migliaia, a seconda della gravità dell’illecito commesso”.
Tutte le azioni intraprese si sono quindi risolte senza adire le vie giudiziarie, ma essenzialmente in seguito ad accordi economici con le famiglie dei giovani, a titolo di indennizzo dei diritti violati, secondo quanto confermato dal presidente IFPI Michael Haentjes, il quale ha potuto affermare con soddisfazione che “la ricerca di downloaders illegali non è solo una questione punitiva, ma serve soprattutto come deterrente e contribuisce ad alimentare tra il pubblico la consapevolezza circa la liceità delle proprie azioni. Gli investigatori infatti non hanno mai scoperto la reiterazione del medesimo illecito in Internet da parte della stessa persona”.
Stefania Baldazzi
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