Più di 10 milioni di CD piratati sono venduti in Grecia ogni anno, generando costi per le case discografiche stimati nell’ordine dei 160 milioni di Euro.
Secondo quanto riportato dall’Associazione dei Produttori Discografici Greci (EEPI), il mercato dei CD illegali è retto da immigrati provenienti dal continente africano che hanno spodestato le gang bulgare che, fino a metà degli anni ’90, avevano il dominio incontrastato.
Il General Manager di EEPI, Ioannis Stamboulis, ha dichiarato che il fenomeno della pirateria è, per la maggior parte, nelle mani della mafia nigeriana, più organizzata delle altre.
La redazione (RB)