La filiale svedese della International Federation of the Phonographic Industry (IFPI) e l’associazione antipirateria locale Antipiratbyrà¥n (APB), hanno ottenuto il diritto a poter accedere in modo diretto agli indirizzi IP degli utenti della Rete che scambiano illecitamente file e riferire i dati alle Forze dell’Ordine
In precedenza, invece, per poter accedere ai dati, era necessario ottenere l’autorizzazione da parte dello Swedish Data Inspection Board (DI).
Proprio all’inizio di quest’anno infatti APB era stata punita per aver violato la privacy degli utenti allo scopo di scoprire le predette violazioni mediante l’utilizzo di un efficace software creato all’uopo.
I nuovi termini di accesso ai dati consentono ora all’organizzazione antipirateria di non essere più vincolata al rispetto di alcune restrittive norme dello Swedish Personal Data Act nel caso si trovi a dover affrontare casi di violazione di copyright.
Henrik Pontén legale di APB ha dichiarato che si attende ora maggiore collaborazione da parte degli ISP per la risoluzione di un problema che anche loro dovrebbero avere a cuore in quanto è nel loro interesse la creazione di un mercato legale.
La redazione (Raimondo Bellantoni)