E’ quanto hanno fatto sapere alla nazione alcuni non meglio precisati alti ufficiali degli Stati Uniti d’America lunedì 4 ottobre attraverso le pagine del Wall Street Journal.
Si tratterebbe di colpire un giro di affari che ammonta al 7% del fatturato globale. Un giro di affari illegale che si traduce in perdite pari a miliardi di dollari per le società amricane.
E per fermare questo prioliferare di illegalità è stata annunciata la formazione della Strategy Targeting Organized Piracy, o Stop, abbreviandone il nome. L’iniziativa comporterà un certo numero di cambiamenti nel sistema legale ed amministrativo statunitense, cambiamenti che interverranno nei prossimi mesi. Tra essi un irrigidimento delle pene previste per chi violi la legge sul copyright.
Si tratta dell’iniziativa più forte e ben orchestrata che si sia finora progettata in suolo statunitense, ha rivelato il Wall Street Journal. E la Cina ‘ su tutti gli stati nel mirino della Stop ‘ non rappresenta, in tutto ciò, solamente uno dei problemi, bensì il ‘ground zero’ dell’operazione stessa.
Ulteriori, più precisi dettagli li forniranno l’Attorney General John Ashcroft, il Segretario al Commercio Don Evans e lo U.S. Trade Representative Robert Zoellick.
La redazione (Alessandro di Francia)