E’ stata annunciata venerdì scorso dal Dipartimento del Commercio USA la lista annuale, nota come “Special 301”, degli Stati con inadeguate misure per la lotta alla pirateria ed alla contraffazione che causano gravi danni alle imprese titolari di diritti di proprietà intellettuale. Sono oltre 48 gli Stati che a vario titolo sono compresi nella lista che vede nella sezione “Priority 301” Russia e Cina, dove il fenomeno resta ancora a livelli di vera emergenza. In Russia, in particolare, oltre alla tradizionale contraffazione di cd e dvd, va segnalata l’attività abusiva del sito di download musicale www.allofmp3.com che le autorità russe non hanno ancora efficacemente contrastato. Tale caso rischia di mettere in serio pericolo i negoziati di accesso della Russia al WTO.
Per quanto riguarda il nostro Paese, collocato secondo il rapporto americano nella Watch List, ci sono stati certamente dei progressi, con nuove norme e un crescente enforcement ma, nonostante questo l’Italia mantiene alti livelli di pirateria e contraffazione di software, musica e film ben oltre i livelli medi degli Stati dell’Europa Occidentale.
Il rapporto identifica le cause nella mancanza di un’efficace e deterrente azione giudiziaria con l’imposizione delle sanzioni previste dalle leggi in vigore.
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