L’industria discografica lancia oggi una campagna di sensibilizzazione sui rischi connessi alla pirateria musicale in ambito aziendale. Tale campagna, diretta a migliaia di grandi imprese ed enti pubblici, ha come scopo quello di chiedere che vengano attivate procedure di controllo sulle reti informatiche aziendali al fine di evitare il download e lo scambio di file musicali non autorizzati.
Le aziende riceveranno una brochure nella quale sono evidenziati:
– i rischi connessi all’utilizzo della rete informatica aziendale per scaricare e distribuire file musicali in termini di sicurezza (per esempio esposizione a virus e ad attacchi da parte di hacker)
– lo spreco di risorse tecnologiche e di forza lavoro derivanti da un massiccio impiego dei computer aziendali in tali attività illecite
– i rischi legali ai quali sono esposte le imprese ed i loro responsabili legali nel caso le reti aziendali vengano utilizzate per attività che violano la normativa sul diritto d’autore.
Questa campagna informativa si è resa necessaria visto il dilagare del problema che ha assunto toni molto preoccupanti. Server aziendali contenenti migliaia di file protetti da copyright, sistemi informatici aziendali utilizzati costantemente per accedere a sistemi di file sharing, commercio all’interno delle aziende di CD masterizzati illegalmente sono fenomeni ormai comuni in molte imprese ed enti pubblici.
Si tratta di attività potenzialmente molto pericolose e spesso praticate in totale spregio delle procedure di sicurezza informatica interne e di eventuali rischi legali.
A titolo esemplificativo basta citare il caso di un’azienda statunitense, condannata a pagare un risarcimento di 1 milione di dollari a causa di un dipendente che utilizzava i server aziendali per distribuire migliaia di file musicali non autorizzati.
La campagna è promossa a livello europeo da IFPI (International Federation of the Phonographic Industry) e in Italia da FIMI (Federazione dell’Industria Musicale Italiana) e da FPM (Federazione contro la Pirateria Musicale).
L’utilizzo dei sistemi informatici aziendali, per lo scambio e la distribuzione di file illeciti, è solo uno degli aspetti di un fenomeno che in Italia vede il 25% del mercato coperto da prodotti falsi, con un fatturato globale del mercato nero di oltre 110 milioni di Euro. Solo nel 2002 sono stati sequestrati oltre 2 milioni di CD masterizzati, oltre 1.300 sono stati gli individui denunciati e quasi 1.500 gli arrestati.
La brochure inviata alle aziende:
Come evitare la pirateria (428 Kb)
La redazione (GD)