GdF e SIAE: 9.000 file sequestrati in una radio di Termini Imerese

I militari della Guardia di Finanza hanno posto sotto sequestro tre computer contenenti 9175 file musicali, relativi ad una play list utilizzata da un’emittente radiofonica in provincia di Palermo, illecitamente riprodotti e utilizzati per le trasmissioni.

I Finanzieri del Nucleo Mobile della Compagnia di Termini Imerese, insieme agli Ispettori della Siae del capoluogo siciliano, hanno effettuato un controllo presso la sede di una radio nel circondario termitano per verificare il rispetto degli obblighi imposti dalla normativa che disciplina il sistema radiotelevisivo pubblico e privato e le disposizioni sulla protezione del diritto d’autore.

Alla richiesta di esibire tutta la documentazione afferente le autorizzazioni previste dalla legge, il titolare ha consegnato solo il decreto di concessione all’esercizio della radio diffusione a carattere commerciale in ambito locale rilasciato dal Ministero delle telecomunicazioni, ma non la licenza Siae per la diffusione di opere musicali rientranti nel repertorio gestito dalla stessa società.

Dagli ulteriori accertamenti eseguiti è altresì emerso che la radio non ha provveduto al pagamento dei diritti Siae e di quelli connessi all’esercizio dei diritti d’autore nel corso delle trasmissioni radio, con conseguente responsabilità del titolare, per diffusione abusiva di opere tutelate dal diritto d’autore, denunciato all’Autorità Giudiziaria.

Verranno contestate anche le sanzioni pecuniarie amministrative previste dalla legge sulla tutela del diritto d’autore, che vanno da un minimo di 103 ad un massimo di 1.302 euro per ogni file musicale illecitamente duplicato o riprodotto.

Le norme di legge, implementate anche dagli accordi sottoscritti tra la Siae e le associazioni di categorie rappresentative del settore, prevedono che le emittenti, radiofoniche e televisive, utilizzando repertorio musicale protetto, sottoscrivano l’apposita licenza alla diffusione via etere rilasciata dalla Siae e corrispondano, sulla base dei dati desunti dal conto consuntivo annuale, i compensi dovuti. La sinergica e fattiva collaborazione della Guardia di Finanza con la Siae ha ancora una volta dimostrato che l’attività di contrasto alla pirateria audiovisiva realizzata sul territorio, oltre a bloccare le utilizzazioni abusive di brani musicali, mira a sensibilizzare gli operatori del settore riguardo al rispetto dei legittimi interessi dei creatori delle opere dell’ingegno.

Il fenomeno della pirateria musicale, evolutosi negli anni a seguito della diffusione di innovative apparecchiature informatiche e telematiche, necessita di un costante monitoraggio da parte degli organismi demandati alla vigilanza, in quanto il mancato assolvimento dei diritti d’autore crea rilevanti danni al mondo della creatività ed alla filiera imprenditoriale ad esso connesso, oltre a produrre distorsione alla libera concorrenza commerciale.

Fonte: www.siae.it

Su Giovanni d'Ammassa

Avvocato con studio in Milano dal 1997, coltiva sin dall'Università lo studio e l’insegnamento del diritto d’autore. Fonda Diritttodautore.it nel 1999. Appassionato chitarrista e runner.

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