BSA: le imprese di Cremona vincono in legalità

Italia, non solo terra di poeti, navigatori e ‘ pirati! Lo dimostrano le operazioni di controllo realizzate dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Cremona, nell’ambito di un’operazione contro la pirateria informatica nelle aziende condotta dai reparti comandati dal Tenente Colonnello Mauro Santonastaso. Nel corso delle verifiche, in cui i consulenti tecnici di BSA hanno collaborato con i militari, su diciassette imprese delle province di Cremona e Crema, è infatti risultato che solo tre impiegavano software illegale sui propri computer, pari a circa il 17% dei soggetti sottoposti a ispezione.
“E’ davvero una nota confortante scoprire che ci sono aree del Paese in cui il fenomeno della pirateria del software ha una diffusione limitata” – commenta Nicola Galtieri, Portavoce di BSA Italia. “Soprattutto se si pensa che i dati emersi da uno studio IDC, diffuso proprio in questi giorni da BSA, evidenziano un preoccupante incremento dell’utilizzo di software copiato illegalmente in Italia: il tasso medio di pirateria (inteso come prodotti abusivamente duplicati rispetto a quelli installati) è passato, infatti, dal 50% del 2004 al 53% del 2005”.
Le aziende sottoposte a verifica dalla Guardia di Finanza operano nei settori più diversi: dalla vendita all’ingrosso di articoli di ferramenta, ai servizi, fino alla consulenza commerciale e finanziaria offerta da studi professionali. Per quest’ultimo settore, in particolare, sono stati accertati, in diverse aree geografiche, comportamenti illegali piuttosto diffusi, a dispetto della particolare attività svolta, proprio attinente alla conformità delle procedure amministrative e burocratiche dell’impresa.
“E’ un segnale importante che in un’area altamente industrializzata ed economicamente florida del Paese gli imprenditori mostrino di aver compreso il valore di una risorsa aziendale strategica, quale è il software”, prosegue Galtieri. “L’aver investito in software originale, ha risparmiato alle aziende sottoposte a verifica pesanti implicazioni penali, il costo di una sanzione amministrativa e l’eventuale sequestro di programmi e PC, ma ha anche consentito alle stesse aziende di tutelare la propria immagine d’innanzi a clienti, fornitori, insomma alla comunità , sotto la luce positiva di azienda che opera in modo etico e rispettoso delle regole”.
“Certamente queste aziende, più di tante altre che dedicano scarsa attenzione alla gestione del software, sono in grado poi di trarre dagli strumenti informatici un vantaggio competitivo in termini di maggiore produttività e risparmio dei costi”, conclude il Portavoce di BSA. “Un risultato certamente determinato anche dall’effetto deterrente del grande impegno che il Corpo della Guardia di Finanza ha profuso nella lotta alla pirateria informatica, mai così intenso come quest’anno. Un impegno cui BSA non può che rivolgere il più sincero plauso”.
“Un segnale importante ed apprezzabile, che non deve però indurci ad abbassare la guardia”, commenta il Col. Santonastaso. “Come dimostrano appunto i dati riscontrati a livello nazionale, il fenomeno della duplicazione abusiva del software è purtroppo in crescita, e quindi ben lungi dal potersi dire sconfitto. In questo senso, il mantenimento di una costante pressione di deterrenza sul territorio, realizzata tramite periodiche ispezioni nelle aziende, e una puntuale comunicazione al pubblico dei relativi risultati, sono elementi chiave della strategia di contrasto, in quanto consentono di dare chiara visibilità dei rischi connessi con eventuali comportamenti illeciti e del fatto che gli stessi non restano certo impuniti”.

Su Giovanni d'Ammassa

Avvocato con studio in Milano dal 1997, coltiva sin dall'Università lo studio e l’insegnamento del diritto d’autore. Fonda Diritttodautore.it nel 1999. Appassionato chitarrista e runner.

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