Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ascoli Piceno, sotto la guida del Colonnello t. SFP Giuseppe Montanaro, ha condotto a termine un’importante operazione di contrasto della pirateria informatica nelle piccole e medie imprese e degli studi professionali nella zona di Ascoli Piceno (oltre al capoluogo, i comprensori di San Benedetto del Tronto, Fermo e Grottammare).
All’operazione, cui hanno partecipato tutti i reparti dipendenti dal Comando Provinciale di Ascoli Piceno, hanno attivamente collaborato i consulenti tecnici di BSA (Business Software Alliance). Nel corso delle indagini, sono stati rinvenuti 1.390 file seriali, musicali e video, 196 programmi illegalmente duplicati o scaricati, 87 CD o DVD masterizzati, contenenti a loro volta giochi, compilation musicali o programmi informatici; sono inoltre stati sequestrati 39 PC e 12 hard disk, su cui erano installati i software e i contenuti multimediali illegalmente installati e detenuti. I consulenti di BSA stimano il controvalore commerciale dei prodotti sequestrati in oltre 200.000 euro a prezzi medi di mercato.
Sono pertanto state denunciate a piede libero 19 persone: i titolari delle imprese indagate, che spaziano dagli esercizi commerciali ai laboratori fotografici, agli studi di architettura, d’ingegneria e di geometra, dall’assistenza sulle macchine da ufficio agli stessi rivenditori e consulenti d’installazione di strumenti informatici.
“L’Italia è il paese con la più alta percentuale di pirateria informatica nell’Europa Occidentale e dai controlli da noi effettuati nelle piccole e medie imprese del territorio è emerso un dato allarmante: praticamente l’80% delle imprese sottoposte a verifica operavano in regime d’illegalità dal punto di vista dell’impiego di programmi informatici”, afferma il Colonnello Giuseppe Montanaro. “La protezione del prodotto originale è un compito che va assumendo sempre maggiore importanza in un sistema economico come quello italiano attuale, in cui le produzioni a maggior valore aggiunto sono proprio quelle legate a fattori immateriali come la creatività , l’idea innovativa etc. Inoltre, la lotta all’evasione in cui il Corpo è fortemente impegnato passa anche attraverso il contrasto a queste subdole forme di sottrazione all’Erario di materia imponibile”.
La forma di pirateria più frequentemente riscontrata nelle PMI e negli studi professionali è di solito l’underlicensing (ossia l’installazione di più copie del software di quelle effettivamente acquistate con regolare licenza d’uso), ma aumentano sia il download illegale da Internet, sia l’acquisto di prodotti masterizzati da siti web che diffondono offerte indubbiamente convenienti dal punto di vista economico, ma sicuramente di origine illegale e che non prevedono tutte le facilitazioni connesse all’acquisto di prodotti originali (garanzia e assistenza).
“Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ascoli Piceno ha ottenuto un grande ed importante successo nell’attività di contrasto dei reati in materia di pirateria e contraffazione in quest’area, cui va tutto il nostro plauso”, commenta Arnaldo Borsa, Responsabile Antipirateria di BSA Italia. “I risultati ottenuti dalla Guardia di Finanza di Ascoli Piceno hanno dimostrato che il fenomeno ha assunto proporzioni di rilevante entità in ogni settore, persino fra gli stessi rivenditori di prodotti e servizi informatici! Un fenomeno che comporta gravi perdite per l’intero sistema economico, anche d’immagine: finché pubblico e aziende non avranno sviluppato una matura sensibilità sul tema della difesa dell’opera dell’ingegno, infatti, come potremo contare su una piena tutela del made in Italy sui mercati internazionali'”.
La redazione
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