Il giudice Gennaro Francio, che circa un anno fa aveva assolto quattro extracomunitari rei di avere commercializzato CD pirata, “in quanto avevano agito in stato di necessità ” (vedi la News di Dirittodautore.it del 18 febbraio 2001, con link alla sentenza), è stato deferito al CSM.
Il provvedimento è stato avviato dal Ministro Castelli, che ha definito “abnorme” la sentenza emessa da Francione.
Questi aveva assolto gli extracomunitari applicando la norma di cui all’art 54 del codice penale, che prevede la non punibilità per chi commette un reato “per esservi stato costretto dalla
necessità di salvare sé o altri dal pericolo di un danno grave alla persona”.
Francione aveva infatti sostenuto che “costituisce un fatto notorio” la condizione di subordinazione degli extracomunitari, privi di lavoro e in difficili condizioni di sussistenza.
Proprio la necessità di sfamarsi, sosteneva Francione, aveva spinto i quattro a vendere i CD pirata.
Sempre il magistrato aveva sostenuto la marginalità del danno sociale arrecato, in quanto molti utenti “ricorrono all’acquisto di cd per strada o li scaricano da Internet”.
Di diverso avviso il Ministro della Giustizia Castelli che sostenendo anche la necessità di non affidarsi a un fatto notorio per provare lo stato di necessità , ha deciso di sottoporre l’operato del magistrato al vaglio del CSM.
La redazione