Pubblichiamo la lista dei 32 reati e gli obiettivi del mandato di cattura europeo.
OBIETTIVO – In base al principio del riconoscimento reciproco, i paesi
della Ue si impegnano ad eseguire le decisioni giudiziarie emesse da un
altro Stato membro. Se un sospettato è d’accordo ad essere estradato,
l’iter potrà svolgersi in non più di dieci giorni. In caso di
resistenze, è stabilito nei casi normali un termine massimo di 60 giorni
per consegnare il sospetto, che, eccezionalmente, potrebbe diventare di
90.
CAMPO DI APPLICAZIONE – Il mandato è applicabile nei casi in cui la pena
detentiva massima sia di almeno 3 anni nel Paese che emette il mandato.
La sua entrata in vigore è stabilita al primo gennaio 2004, con una
serie di clausole in tema di retroattività . Per l’Italia non si dovrebbe
applicare a fatti anteriori alla sua entrata in vigore.
LISTA DEI REATI – Sono 32 i crimini ai quali si potrà applicare il
mandato comune: partecipazione ad un’organizzazione criminale;
terrorismo; tratta di esseri umani; sfruttamento sessuale dei bambini e
pornografia infantile; traffico illecito di stupefacenti e sostanze
psicotrope; traffico illecito di armi, munizioni ed esplosivi;
corruzione; frode; riciclaggio di proventi di reato; falsificazione e
contraffazione dell’euro; criminalità informatica; criminalità
ambientale; favoreggiamento dell’ingresso e del soggiorno illegali;
omicidio volontario, lesioni personali gravi; traffico illecito di
organi e tessuti umani; rapimento sequestro e presa di ostaggi; razzismo
e xenofobia; furti organizzati o con l’uso di armi; traffico illecito di
beni culturali; truffa; racket ed estorsioni; contraffazione e pirateria in materia di prodotti; falsificazione di atti amministrativi e traffico di documenti falsi; falsificazione di mezzi di pagamento; traffico illecito di sostanze ormonali; traffico illecito di materie nucleari e radioattive; traffico di veicoli rubati; stupro; incendio volontario; reati di competenza della Corte penale Internazionale; dirottamento di aereo o nave; sabotaggio.
La redazione