Un’ampia coalizione di major, etichette indipendenti, editori e management di artisti, tra cui Spotify, Universal, Warner, Sony, etc. oltre naturalmente a IFPI che rappresenta l’industria discografica in più di 56 paesi nel mondo, hanno sottoscritto il Anti-streem manipulation Code of best practice, un codice di buone pratiche che intende stabilire le misure per rilevare e prevenire la manipolazione dello streaming e mitigarne gli effetti negativi sul mercato, che ogni anno segnano copiose perdite nel settore.
Tale Codice di buone pratiche traccia le linee guida per fermare le riproduzioni non autentiche sui servizi di streaming strutturati per produrre un migliore posizionamento delle chart, un’equa suddivisione del mercato e dei pagamenti delle royalties.
Fonte: FIMI
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