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Poiché le industrie dell’editoria, del cinema e della musica sono dominate dai conglomerati dei Big Media, si fa spesso ricorso a letture ideologiche e cospiratorie semplicistiche delle dinamiche del settore. Copyright, creatività, grandi media e valore culturale: incorporare l’autore spiega perché il copyright è molto più di un diritto di proprietà privata di un creatore o di un meccanismo attraverso il quale le aziende controllano la produzione culturale e influenzano le scelte di consumo di massa.
Il volume si basa su una ricerca d’archivio originale ampia, meticolosamente dettagliata e colorata sulle storie aziendali di grandi artisti di successo tra cui Conan Doyle, Hall Caine, Margaret Atwood, Dame Nellie Melba, Radiohead e Banksy, e le industrie e i generi che sono cresciuti attorno alle loro attività. I capitoli affrontano grandi questioni su come il copyright genera reddito e su come vengono allocate le distribuzioni dei profitti nelle industrie dell’editoria, del cinema e della musica. Comprende la discussione sulla creazione di nuovi formati, l’interazione tra vecchi media e nuove tecnologie, la riforma internazionale del diritto d’autore e le relazioni intersettoriali.
Copyright, creatività, grandi media e valore culturale è una risorsa ampia e importante per studenti e professionisti di diritto e politica, studi sui media, studi culturali e storia letteraria.
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