Ultimo aggiornamento: 03/01/2009
Il diritto esclusivo dell’autore di sfruttare economicamente la propria opera, o di autorizzare dei terzi a farlo, costituisce un elemento fondamentale del diritto d’autore. All’autore è riconosciuto il diritto di ricevere un compenso ogni qualvolta qualcuno, nell’esercizio di un’attività economica, si serva delle sue opere.
Esistono però diritti che sono difficili da esercitare individualmente: tra essi, in primo luogo, il diritto di esecuzione pubblica di opere musicali, la cui fruizione non implica necessariamente un rapporto diretto con l’autore poiché l’opera musicale è facilmente utilizzabile al di fuori del suo controllo.
Questa particolare utilizzazione di massa, effettuata da una moltitudine di persone che non sono identificabili dal singolo autore, rende facilmente ignorabili le sue pretese economiche, non solo da chi non vuole riconoscergli i dovuti compensi, ma anche da chi, in buona fede, non lo conosce e non potrebbe raggiungerlo per una contrattazione. Inoltre l’innovazione tecnologica ha aggiunto nuove modalità di utilizzo delle opere musicali, rendendo praticamente impossibile per un singolo autore controllare che della sua opera non si faccia uso attraverso la radiofonia, la televisione, o la registrazione su audiocassetta.È anche impossibile per gli utilizzatori, dato il gran numero delle utilizzazioni e le condizioni in cui hanno luogo, trovare in tempo utile i titolari dei diritti, domandare la loro autorizzazione, negoziare il compenso economico e le altre condizioni di sfruttamento.
Per questi motivi gli autori si sono riuniti creando delle società di intermediazione, alle quali viene affidata la gestione dei diritti di rappresentazione teatrale, di pubblica esecuzione musicale, di radio e telediffusione, di riproduzione meccanica. Esse sono divenute organismi indispensabili per la determinazione, il controllo, la riscossione e la ripartizione dei proventi ricavati dall’utilizzo dei diritti d’autore.
In Italia, questa attività viene svolta in esclusiva dalla S.I.A.E., Società Italiana degli Autori ed Editori.
Esistono inoltre altre forme di gestione collettiva, prevalentemente finalizzate all’incasso di diritti a compenso, come quelle svolte dai produttori di fonogrammi tramite la Società Consortile dei Fonografici, o quelle a favore degli artisti interpreti ed esecutori, che attualmente incassano compensi per le utilizzazioni secondarie del fonogramma e per la copia privata tramite l’Istituto Mutualistico Interpreti ed Esecutori I.M.A.I.E.