Chi fotocopia libri o giornali, anche per confezionare, per esempio, rassegne stampa, dovrà corripsondere un compenso ad autori ed editori. E’ questa la principale novità contenuta nel provvedimento sul diritto d’autore appena approvato dal comitato dei Nove dellla commissione Giustizia della Camera, che ora andrà all’esame in aula.
In sede di comitato dei Nove, il governo ha infatti presentato un emendamento che reinserisce nel testo la disposizione secondo cui i centri di riproduzione (per esempio, proprio quelli per le fotocopie) dovranno comunque pagare ad autori ed editori delle varie opere dell’ingegno un compenso forfettario, la cui determinazione arriverà sia attraverso un accordo tra le parti sia per decreto. Una disposizione, questa, che era stata eliminata in sede di commissione Giustizia grazie al voto “trasversale” di esponenti di diversi partiti.
Fonte: Corriere della Sera, 30 marzo 2000
Giovanni d'Ammassa
Indagine BSA sulla pirateria
L’Italia conquista la quarta posizione nel mondo, ma il primato non le fa onore: si tratta infatti della classifica della pirateria informatica, stilata dalla Bsa, l’organizzazione internazionale che combatte il fenomeno.
Con un giro d’affari di oltre 700 miliardi di lire l’anno, il Belpaese si è dunque piazzato al quarto posto dopo Russia, Cina e Brasile. Soltanto sul fronte musicale lo scorso anno sono stati sequestrati 1 milione e 620 mila cd, 750 mila musicassette e 268 impianti (in prevalenza masterizzatori): le persone arrestate sono state 22 e quelle denunciate a piede libero 190. I dati sono stati resi noti nella prima giornata del “Corso interforze sulla criminalità informatica e la tutela delle opere dell’ingegno”, organizzato da Bsa, associazione internazionale senza scopo di lucro che si occupa della lotta contro la duplicazione illegale del software, Fapav (Federazione antipirateria audiovisiva) e Fpm (Federazione contro la pirateria musicale), in collaborazione con la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino e il Politecnico.
“La criminalità informatica – ha precisato Claudia Pavoletti, responsabile antipirateria di Bsa – costituisce un problema non solo economico, ma anche sociale, visto che negli ultimi tre anni questo fenomeno ha mandato in fumo oltre 200 mila posti di lavoro”. Nel mondo il mercato della pirateria elettronica vale oltre cinque miliardi di dollari e rappresenta il 33% delle vendite complessive.
Secondo Enzo Mazza, presidente della Fpm, i nuovi formati di riproduzione e trasporto della musica, come il cosiddetto Mp3, “hanno favorito l’ulteriore diffondersi della pirateria musicale via Internet”. “Nel mondo – è stato precisato – sono presenti 3mila siti in 30 Stati con oltre 800 mila file mp3 non autorizzati. I brani musicali che vengono messi in rete ogni mese sono 70 mila e gli Stati con maggiore pirateria Internet sono gli Stati Uniti e il Canada, seguiti da Austria, Olanda e Cile. Ogni giorno ci sono tre milioni di downloading, cioè di scaricamenti sul proprio computer di brani musicali”. I siti illegali chiusi dalla Fpm sono stati, nel 1999, oltre 500.
La Procura di Torino, attraverso i magistrati che compongono il gruppo denominato “colpa professionale, tutela del territorio e reati informatici”, è stato il primo ufficio giudiziario italiano ad attivarsi su questa materia. “La Procura – ha spiegato il pm Cesare Parodi che, con il collega Andrea Calice, è tra i più attivi magistrati su questo fronte – ha chiesto alcune modifiche al codice di procedura penale che metterebbero la polizia giudiziaria in grado di estendere a tutti i reati gli strumenti disposti dal governo italiano in materia di pedofilia telematica. Bisogna rendersi conto che il codice è totalmente inadeguato per rispondere efficacemente e tempestivamente sulla materia informatica e telematica”.
Fonte: Il Sole 24 Ore ‘ 22/03/00
In linea la sezione Forum del nostro sito
Da ieri sera è stata attivata la sezione Forum del sito dirittodautore.it. Vi invitiamo a partecipare numerosi!
Nelle prossime settimane cominceremo a completare la parte testuale del sito, e a inserire le sentenze e la bibliografia successive al 1995.
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Presso l’Università di Lecce convegno sul tema “Profili giuridici del commercio elettronico”
Si terrà il 31 marzo presso l’Università di Lecce un convegno sul tema “Profili giuridici del commericio elettronico in collaborazione con
‘BANCA 121’ SERVIZIO BANCA TELEMATICA Banca del Salento e il CENTRO STUDI GIURIDICI ‘Michele De Pietro’.
Questo il programma:
9.30 Apertura
Parte I ‘ Aspetti di diritto internazionale
Moderatore: Prof. Alberto Mazzoni, Università Cattolica Sacro Cuore di Milano e Università di Lecce
10.00 Dott. Renaud Sorieul , UNCITRAL
Uniform Law and electronic commerce: the work of the UNCITRAL and other international organizations.
10.30 Dott. Taizo Nakatomi, OECD
OECD’s activities on electronic commerce
11.00 Dott. Timothy Fenoulhet, Commissione Europea
Creating a Single Electronic Market in the EU
11.30 Dott. Richard Schlechter, Commissione Europea
A European Framework for Electronic Signatures
12.00 Prof.ssa Stefania Bariatti, Università di Milano
Giurisdizione e legge applicabile nel commercio elettronico
12.30 Buffet
Parte II ‘ Aspetti di diritto italiano
Moderatore: Dott. Lorenzo Gorgoni, Banca del Salento
14.30 Prof. Vincenzo Franceschelli, Università di Milano
Contratti virtuali e Internet
15.00 Prof. Vincenzo Zeno Zencovich, Università La Sapienza di Roma
Profili di responsabilità contrattuale ed extracontrattuale
15.30 Prof. Ugo Ruffolo, Università di Bologna
La tutela del consumatore
16.00 Coffee Break
16.30 Prof. Luigi Mansani
Diritti di proprietà intellettuale e Internet
17.00 Dott.ssa Giusella Finocchiaro, Università di Bologna
Profili giuridici della firma digitale
17.30 Dott. Francesco Di Carlo, Università Cattolica di Milano
Tecniche di comunicazione a distanza nei prodotti finanziari
18.00 Prof. Antonio Martino, Università di Pisa
Cosa cambia e cosa rimane della sicurezza.
18.30 Dibattito
Università degli Studi di Lecce
ISUFI Istituto Universitario di Formazione Interdisciplinare
“Settore Diritti e Politiche Euromediterranee”
Centro Congressi Ecotekne
Via per Monteroni
73100 LECCE (Italy)
A giorni attivata l’area Forum
La prossima settimana verrà attivata l’area Forum, dove gli utenti potranno porre domande, discutere e scambiarsi informazioni su argomenti relativi al diritto d’autore.
I primi Forum disponibili verteranno su Musica, diritti d’autore in generale e S.I.A.E.
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Il progetto di legge per le attività musicali
Per consultare il testo completo di relazione
Area Download
Il software è mio, ma lo scarichi tu
Dopo le alleanze e le fusioni strategiche, per la Rete è arrivato il
momento delle lobby. La scorsa settimana, trenta tra gruppi e associazioni hanno formalmente annunciato al Congresso degli Stati Uniti di aver dato vita alla "Copyright Assembly".
Obiettivo: «preservare, proteggere e difendere l’inviolabilità del copyright». La nascita della lobby non ha avuto la risonanza planetaria dell’alleanza Time Warner – Aol, ma probabilmente avrà lo stesso peso quando bisognerà prendere decisioni che riguarderanno il futuro di Internet, visto che i membri della Assembly sono le associazioni che rappresentano network televisivi, industrie di software, case discografiche e musicali, leghe sportive, gruppi editoriali.
La Copyright Assembly riconosce le immense potenzialità di Internet, ma nota anche che «la rete è un paradiso» per tutti coloro che tentano di aggirare i diritti d’autore e che «in questo momento ci confrontiamo con gli arrembaggi di chi, con la scusa di difendere l’innovazione tecnologica, viola il copyright con uno sfacciato disdegno per le leggi e le regole che guidano ogni giorno il lavoro degli americani».
L’assemblea per i diritti del copyright non sottoscriverà una legislazione specifica, ma lavorerà per proteggere il diritto d’autore di tutto ciò che viaggia su Internet, dalla musica al software, passando per le embrionali trasmissioni video.
Già nel 1998 alcune delle Associazioni di categoria che formano la neonata lobby avevano fatto pressioni sul Congresso per far approvare il Digital Millenium Copyright Act (il Dmca), una normativa che portò ad un giro di vite nei confronti di chi scopiazzava impunito software e musica. Ma evidentemente non è bastato. Il rapporto tra Internet e diritti d’autore è sempre stato difficile. Qualche mese fa si è conclusa una campagna che ha portato a chiudere centinaia di siti da cui era possibile scaricare l’ultimo successo musicale registrato su file mp3 senza dover pagare una lira.
Risultato: zero. Tutt’ora è possibile scaricare in maniera illegale registrazioni pirata di brani appena usciti sul mercato.
E se le case discografiche non dormono sonni tranquilli, i produttori cinematografici hanno i nervi tesi. Uno dei personaggi che ha avuto un ruolo chiave nella nascita della Copyright Assembly è Jack Valenti, Chief Executive della Motion Picture Association of America (Mpaa), l’associazione delle case cinematografiche a stelle e striscie. La Mpaa è salita agli onori della cronaca staunitense, e non solo, quando, nel gennaio scorso, denunciò il sedicenne norvegese Jon Johansen. Il giovane scandinavo fu accusato di aver violato i diritti di copyright di un software che serve a criptare il contenuto dei supporti Dvd. Jon passò una nottata dentro una caserma della polizia norvegese, e ora attende un processo. La difesa transoceanica del Digital Millenium Copyright Act portò a violente proteste da parte delle associazioni, di ogni parte del mondo, che difendono i diritti civili. Anche perché, sempre secondo le associazioni, oltre alla sproporzione tra il reato imputato a Johansen e la reazione della Mpaa, i capi di accusa sono tutti da dimostrare.
E se negli Stati Uniti il problema è di scottante attualità , in Italia non è da meno. Con le dovute proporzioni, s’intende. La legge che nello stivale regola i diritti di copyright nel mondo di Internet e del software è stata approvata nel 1992. I maligni dicono che Microsoft avesse operato pressioni in tal senso, visto il potenziale dell’allora nascente mercato informatico italiano e il dilagare, già allora, della pirateria. Sta di fatto che, dotati dell’apposita normativa, dopo l’approvazione della legge nel 1992, la magistratura e la polizia si sono scatenate. Nel 1993 partì un’operazione invesigativa dal nome Hacker’s Hunter, i cui risultati non furono brillanti, visto che il fenomeno dell’hacking in Italia era pressoché sconosciuto.
Si mirava sopratutto al sequestro e alla denuncia di copie illegali di software. Poi venne, nel 1994, la più pesante operazione Crackdown, con la chiusura di alcune reti telematiche amatoriali, parallele a Internet, ritenute colpevoli di permettere il download di software pirata. Quindi nel 1995 fu la volta di Ice-Trap. Nel 1996 magistratura e polizia tirarono il fiato per ripartire nel 1997 con l’operazione Gift-Sex. Per adesso tutto tace: chissà se bisognerà aspettare la nascita di una lobby tricolore per altre clamorose operazioni in difesa del copyright telematico.
Giovanni Spataro –
L’Espresso 6 marzo 2000
Se la videocassetta è senza bollino S.I.A.E. la vendita e il noleggio restano reati
Importante sentenza della Corte di Cassazione Penale, che ha statuito a Sezioni Unite
per sanare il contrasto sollevato da precedenti sentenze. Con sentenza n. 2/2000 del 19
gennaio-8 febbraio 2000, la Corte ha sancito che la condotta di colui il quale venda o
noleggi videocassette o musicassette non contrassegnate con il marchio S.I.A.E. trova la
sua sanzione all’art. 171 ter, comma 1 lettera c) della legge sul diritto
d’autore (633/41). Per cui tale condotta è perseguibile penalmente.
La redazione
A scuola di diritti d’autore
L’Associazione Italiana Editori organizza un corso gratuito per “Responsabili dei diritti d’autore”, finanziato dalla regione Lombardia e dal Fondo Sociale Europeo e destinato a 18 donne laureate in qualsiasi disciplina e disoccupate. Il corso si terrà a Milano dal 3 aprile al 31 gennaio 2001 e prevede stage di 240 ore sulle 800 totali presso aziende del settore. La domanda deve pervenire all’AIE, via delle Erbe 2, 20121 Milano, tel. 02-86463091. Il modulo può essere richiesto presso la sede o scaricato dal sito http://www.aie.it
I testi dei progetti di revisione della legge sul diritto d’autore
I testi dei progetti di revisione della legge sul diritto d’autore, in discussione alla Camera e al Senato. Clicca qui