Illustriamo brevemente la situazione del recepimento della Direttiva nei tre principali paesi europei Inghilterra, Germania e Francia.
Inghilterra
Il disegno di recepimento è stato presentato lo scorso 7 agosto ed è consultabile al seguente indirizzo:
http://www.patent.gov.uk/about/consultations/eccopyright/index.htm
UK Campaign for Digital Rights, attraverso la penna di Julian Midgley, ha rivolto una serie di pesanti critiche nei confronti degli effetti del recepimento della Direttiva.
Secondo Midgley, se non vi saranno emendamenti, l’implementazione della European Copyright Directive nel Regno Unito impedirà la realizzazione di ricerche nel campo della crittografia (contravvenendo alle esplicite previsioni della Direttiva), renderà penalmente rilevanti le attuali pratiche relative all’industria musicale, conferirà alle società che realizzano software un controllo ingiustificato sulla creazione di prodotti software compatibili con i propri, nonché fornirà ai beneficiari delle eccezioni presenti nella Direttiva, un meccanismo inadeguato e assolutamente poco pratico, per consentire loro l’accesso alle opere protette con mezzi tecnologici.
Il progetto di legge, sostiene Midgley, è in grado di impedire anche lo svolgimento delle attività di studi musicali, broadcaster e sviluppatori software che rischierebbero di violare la legge all’atto di decompilare software protetto da sistemi anticopia.
UK CDR auspica, quindi, la realizzazione di una serie di emendamenti al progetto normativo originale. Un punto ritenuto importante, e fino a ora trascurato, è la definizione del termine “ricerca accademica” e la precisazione di un ambito di azione per i ricercatori in campo crittografico, che li ponga, almeno in parte, al riparo da possibili azioni legali in relazione allo svolgimento delle loro ricerche.
Critique of the Proposed UK Implementation of the EU Copyright Directive
by Julian T. J. Midgley
http://uk.eurorights.org/issues/eucd/ukimpl/critique_uk_impl.html
Altri commenti:
DTI/Patent Office Consultation on the Implementation of EC Directive 2001/29: A review of the proposals
By Paul Mobbs
http://www.fraw.org.uk/docs/consultation_review.html
When users lose out
by Alison Perrett
http://www.spiked-online.com/Printable/00000006D9DF.htm
Germania
Il Governo tedesco ha reso nota la bozza di recepimento lo scorso 30 luglio, generando una certa confusione presso gli operatori.
Lo stesso ha asserito, al contrario, di aver fatto luce in merito alla questione dei diritti di utilizzazione delle notizie dei quotidiani da parte dei media della Rete, ma sfortunatamente, secondo quanto riportato da NewsClub.de, il controverso e discusso articolo 87b della legge tedesca sul diritto di autore (Urhebergesetz, “UrhG“), non è stato modificato a fronte del processo di armonizzazione dell’assetto normativo tedesco con la direttiva UE.
Il motore di ricerca di notizie NewsClub.de è stato infatti accusato di violazione della legge sul diritto di autore dalla società tedesca che pubblica il giornale Mainpost.
La base normativa dell’azione legale è la violazione, da parte della agenzia multimediale, dell’articolo 87b della legge tedesca sul diritto d’autore, avendo creati dei link alle news dell’attore (la società che edita Mainpost), definiti dal quest?ultimo come “database”.
Allo stato esistono a tal proposito tutta una serie di procedimenti legali in Europa rivolti contro motori di ricerca quali Newsbooster.com, Paperboy.de e Net-Clipping.de.
NewsClub è un motore di ricerca delle notizie che copre più di cento differenti fonti di notizie. L’utilizzatore può effettuare una ricerca sia attraverso le categorie di notizie, sia in base ai titoli delle notizie.
Le news che sono correlate attraverso un link alla pagina web dell’editore che contiene l’articolo selezionato.
L’utente riceve la pagina desiderata direttamente dal server dell’editore, ottenendo quindi un documento originale comprendente ogni tipo di contenuto, anche pubblicitario.
Non è utilizzato un sistema di in-frame linking, e ogni titolo delle notizie contiene l’indicazione dell’editore. Inoltre il sito dal quale la news viene prelevata, ottiene un aumento degli accessi determinato dal flusso di visitatori indotti dalla segnalazione sul motore di ricerca.
NewsClub afferma che apparentemente l’editore che ha adito l’autorità giudiziaria non si rende conto dei benefici generati dalla attività del motore di ricerca e ha intentato causa in base alla norma della legge sul copyright relativa ai “database“.
L’articolo 87a UrhG definisce il termine database come segue:
“Un database secondo l’accezione contenuta nella presente Legge è una raccolta di lavori, dati o altri elementi indipendenti organizzati in modo sistematico, tali elementi sono accessibili singolarmente sia con mezzi elettronici che con altri mezzi, e l’ottenimento la verifica o la presentazione degli stessi richiede un investimento sostanziale in termini qualitativi o quantitativi.”
Nell’articolo 87b UrhG i diritti di colui che realizza il database sono così definiti:
“Colui che realizza il database ha il diritto esclusivo di riprodurre, distribuire e comunicare al pubblico l’intero database o una parte, dal punto di vista qualitativo o quantitativo, dello stesso.
La riproduzione, distribuzione o comunicazione al pubblico sistematica e reiterata di parti non rilevanti dal punto di vista qualitativo e quantitativo del database, sarà considerata alla stregua della riproduzione, distribuzione o comunicazione al pubblico di parti qualitativamente e quantitativamente rilevanti di detto database, a condizione che questi atti eccedano il normale sfruttamento del database o arrechino pregiudizio ai legittimi interessi di colui il quale ha realizzato il database.”
A tale proposito NewsClub chiede se una operazione di puro “linking” possa essere configurata come violazione della legge sul diritto d’autore. Se così fosse secondo NC anche motori di ricerca quali Google o Altavista, dovrebbero terminare la loro attività.
Il Governo tedesco vuole chiarificare la situazione con l’introduzione di due nuovi articoli all’interno della legge sul copyright, gli articoli 44a UrhG e 50 UrhG.
Tramite l’articolo 44a “atti di riproduzione temporanea” quali quelli realizzati dai motori di ricerca verrebbero consentiti.
Secondo quanto espresso in tale articolo, tali atti di riproduzione temporanea, se rappresentanti una parte integrale ed essenziale del processo tecnico, con lo scopo esclusivo di consentire un collegamento in Rete tra terze parti attraverso un intermediario, oppure di consentire un utilizzo legale di un lavoro o di una produzione similare soggetti a protezione e non aventi rilevanza commerciale in proprio, sono consentiti.
La proposta di revisione dell’art. 50 sembra anch’essa a favore dell’attività svolta dai motori di ricerca in quanto indica che, nel caso della citazione di eventi di attualità da parte delle radio o di altri media di natura similare, volti a soddisfare necessità informative quotidiane, così come nel caso dei filmati, la riproduzione, distribuzione o comunicazione al pubblico di lavori, elaborati nel corso di questi eventi, è permessa nel momento in cui l’attività sia appropriata allo scopo.
Ma a questo punto NewsClub afferma che risulta ancora oscuro il fatto se i suddetti articoli possano essere utilizzati anche nel caso dei database, stante il fatto che l’art. 87b non è stato modificato.
Se l’indicazione giurisprudenziale della Corte Suprema di Monaco (OLG München), che attualmente si sta occupando del caso NewsClub, fosse seguita, l’art. 87b regolerebbe l’attività dei motori di ricerca in modo esiziale. NewsClub asserisce anche che si potrebbe allora ipotizzare un utilizzo di diversi termini da parte del legislatore in relazione a una medesima tipologia di diffusione delle informazioni e cioè la ?copia?.
Si configura allora secondo NC una biforcazione del temine “copia” nel momento in cui i motori di ricerca, che citano e “linkano” informazioni dai database, realizzano una copia archiviando il testo citato nella propria memoria.
NC afferma allora che secondo quanto riportato dall’art. 44a tale necessario, ma temporaneo processo di immagazzinamento delle informazioni, sembrerebbe non dover essere ritenuto illegale.
La principale questione relativa alla causa intentata nei confronti di NewsClub è, come lo stesso motore di ricerca afferma, in primo luogo se esista un diritto a recuperare le informazioni da fonti pubbliche, e, in secondo luogo, se sia possibile per il motore di ricerca mettere l’utente in grado di trovare dove ottenere le informazioni desiderate.
NewsClub afferma infatti che costituisce un dato acclarato il fatto che il sito dell’attore sia di pubblico dominio, che non siano state per esso prese precauzioni di alcun tipo allo scopo di limitare l’accesso degli utenti e, quindi, l’indicizzazione presso i motori di ricerca che, anzi, costituisce uno degli obiettivi della maggior parte dei siti presenti in Rete.
Tali affermazioni fanno si che NewsClub giunga alla conclusione che l’articolo 87b non debba essere intenso come un divieto in senso lato della possibilità di attivare dei link.
L’effetto di una sentenza contraria alle ragioni esposte da Newsclub viene definita dallo stesso come un danno incalcolabile, in quanto ritiene che non si possa pensare alla realtà di Internet disgiunta dalle funzioni svolte dai motori di ricerca.
Moltissime informazioni sull’argomento si trovano a questo indirizzo:
http://www.urheberrecht.org/topic/Info-RiLi/
Il testo della bozza del provvedimento di recepimento è pubblicato in PDF al seguente indirizzo:
http://www.urheberrecht.org/topic/Info-RiLi/ent/RegE_UrhR_InfoG.pdf
Francia
Dal fronte francese per adesso non ci risulta essere stato presentata nessuna bozza di recepimento. In rete si trovano, oltre a brevi commenti sulla Direttiva, un appello dei ricercatori universitari sulla libera circolazione delle pubblicazioni scientifiche:
http://www-mathdoc.ujf-grenoble.fr/DA/
Raimondo Bellantoni